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Amo la notte
quando sotto alle palpebre
abbassa la guardia il cosciente
si arrende l´adulto al riposo e
fa capolino dalla sua stanza
di pensieri dell´anima il bambino.
Amo la solitudine del buio
di nero fitto di potenziale
come mare d´inchiostro su cui
la mia nave salpa a vele
spiegate da venti lontani
da terre di altri sapori.
Amo la libertá delle stelle
senza confini tra noi e l´eterno
se non l´alba tra qualche ora
ma tra qui all´infinito c´é solo
un battito di ciglia a tenermi
aggrappata al reale.
Ma se mi lascio andare
iniziano i voli della fantasia
alla luce dell´anima mia la luna
piena di grazia si muove a passi
di danza sulle lastre fresche
della finestra, trasparenze d´estate.
Ma se mi lascio cadere
vedo danzare draghi leggeri
con ballerine di carta in volo
sulla cittá che dorme sul fiume
le chiese la piazza le strade
di qualche insonne vagabondo.
Il vento di notte riscalda
il cuore selvaggio con rosso
portato da terre lontane
di voci nuove parole e storie
che solo la notte conosce
e vuol compartire con me.
Manuela Gallina, 2011
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