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Su una tavola di legno ho voluto creare un finto marmo, e l’immagine di un uomo che tenta di uscire dalla materia e dice di far silenzio, specialmente in questo periodo storico dove il pianeta dovrebbe parlare di meno e fare di più. Il materiale usato è il gesso veneziano con lavorazione a spatola, mentre l’immagine è stata realizzata a inchiostro incastonandola tra le lavorazioni. Il tutto è stato lucidato a ferro caldo e come mano finale un protettivo. Al tatto sembra di toccare un marmo senza nessuna sovrapposizione. Al primo sguardo osservando l’opera non è una immagine nitida, tuttavia soffermandosi attentamente e concentrandosi si capisce l’immagine che voglio rappresentare creando in me un emozione esplosiva, con l’obiettivo che lo sia anche per chi la osserva. Fino a quando sarò ispirato l’immagine sarà sempre la stessa, mentre i colori cambieranno ogni volta, per rendere i miei quadri unici e irripetibili.
“E’ nel senso scenografico dell’arte astratta che si palesa la vera qualità artistica nelle immagini di onirica creatività e nell’incantata apparenza della figura umana, dove la visione è sollecitata da un cromatismo indefinito ed aereo nelle trame informali per aprirsi all’immaginario dell’inconscio collettivo con un singolare simbolismo espressivo, mentre liriche lontananze e magiche riflessioni segrete svelano un’imprevista ed idealistica spazialità per un nuovo filone d’arte.”
Dott.ssa Carla d’Aquino Mineo, critica d’arte.
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